Fortitudo
regina di Coppa
Bologna batte
Treviso e conquista la coppa Italia. Il trionfo della TeamSystem, e dei
suoi tifosi per il primo trofeo della sua storia.
dal nostro
inviato Guido Guida
Fortitudo
campione, la festa esplode a 2'30" dalla fine quando la Teamsystem ha
ormai 15 punti di vantaggio su una Benetton troppo sterile in attacco per
nutrire ambizioni. L'urlo liberatorio del popolo Fortitudo si leva
imperioso: un urlo tenuto in gola per generazioni, strozzato dalla Fides
Napoli nella finale di Coppa Italia del '68 e poi da Milano e della stessa
Treviso nelle due ultime finali scudetto. Bologna Fortitudo succede a
Bologna Virtus e inaugura la sua bacheca con un trofeo dal significato che
va ben oltre il suo implicito valore. Una vittoria che ha il sapore di una
legittimazione ad entrare nel gotha del nostro basket, realtà finora
comprovata dai fatti ma non dai risultati.
In avvio Bianchini ripropone Gregor Fucka in quintetto rinunciando ai tre
piccoli
che avevano mandato in tilt la Kinder in
semifinale. Dopo meno di
tre minuti già tutto il quintetto della Fortitudo ha tentato almeno un
tiro, ma Treviso difende con attenzione certosina e aiuti sistematici. La TeamSystem spreca con Chacig la palla del 10-4, Treviso si riporta
sull'8-8 e il punteggio rimane così inchiodato fino all'8' quando un tiro
pesante di Myers sblocca la situazione. La Benetton trova la via del tiro
con insolita rapidità imbeccando Rebraca e innescando Williams, la
Fortitudo invece
attacca
con grande calma sfruttando più volte tutti i 30 secondi. A metà primo
tempo entra Attruia per Chiacig e Wilkins si prende cura del centro
trevigiano (Marconato prima e Rusconi poi): l'ex re delle schiacciate Nba,
che aveva iniziato con due errori al tiro, interpreta al meglio il clima
della gara e con due volteggi d'alta classe sigla il 19-14 al 13'. Dopo
14' uno strepitoso contropiede di Rivers si conclude con la stoppata di
Williams e il repentino contropiede trasformato da un Rusconi fino ad
allora ignorato nei giochi d'attacco della Benetton. E' l'azione che
lascia un segno sull'incontro, dando una scossa di adrenalina ai giocatori
e alzando repentinamente il ritmo del gioco. Rivers sfrutta l'ingresso di
Sciarra,
troppo lento per mettergli la museruola, ma l'equilibrio non si infrange
anche grazie al gran lavoro di Williams su Myers. Sulla sirena
dell'intervallo un tiro da 7 metri di Williams regala a Treviso il primo
vantaggio, dopo il 2-0 iniziale di Rebraca.
L'avvio di ripresa porta la firma di Giacomo Galanda, reinserito nella
rotazione dopo un periodo in fondo alla panchina, e al 26' Bologna è
avanti 46-40. Rebraca si fa mangiare in testa da Chiacig e Wilkins, con il
cuore di un bambino, si mette alle calcagna di Niccolai regalando con un
gioco da tre punti il 51-40 a 12' dalla fine. Obradovic si affida al
comunitario Sekunda, da tempo in crisi dopo la grande stagione passata,
che però risponde con due errori marchiani. A metà ripresa è un tiro
dai 6.25 m a fare esplodere il Polosport sul 54-40, ma la
partità è
subito riaperta da 5 punti consecutivi del solito Williams.
La Benetton vive solo grazie alle iniziative della sua guardia di colore e
il suo canestro del 59-52 a 5'20" è il canto del cigno. Chiagic,
Rivers, Wilkins, Myers (premiato come mvp delle Final Four) e Fucka
sembrano dei leoni e l'arena è tutta per loro. L'ultimo spezzone di
partita, 73-55 il finale, è una passerella con lacrime di gioia a fiumi,
soprattutto in tribuna, ma sembra soprattutto una lunga celebrazione con
cui la pallacanestro italiana vuole sdebitarsi con una delle sue figlie più
popolari, fino a oggi assente dagli albi d'oro. Per qualcuno è solo una
coppa Italia, per il popolo Fortitudo è una conquista storica:
un'emozione da provare, qualcosa che non si può spiegare ma che tra tanto
tempo si potrà e si dovrà raccontare ai nipotini.
Il tabellino
TeamSystem Bologna - Benetton Treviso 73-55 (36-35)
TeamSystem: Fucka 6 (2/4), Myers 19 (2/2, 3/4), Wilkins 21 (8/10,
0/2), Chiacig 12 (5/9); Attruia (0/1, 0/1), Galanda 3 (0/1, 1/2). N.e.: O'Sullivan,
Gay, Moretti. All. Bianchini
Benetton: Pittis 4 (2/4, 0/1), Marconato 2, Bonora 3 (0/3, 1/5),
Rebraca 13 (6/17), Williams 25 (3/8, 5/7); Sciarra 2 (1/1), Niccolai,
Rusconi 6 (3/5), Sekunda (0/1, 0/1), Gracis n.e.. All. Obradovic
Arbitri: Zancanella di Este (Pd) e Lamonica di Pescara
Tiri liberi: TeamSystem 17/21, Benetton 7/8
Rimbalzi: TeamSystem 35 (Wilkins 13), Benetton 20 (Rebraca 7)
Spettatori: 8.550
Incasso: 422.350.000 (record di tutti i tempi per il basket
italiano)
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